Affascinare… Quante volte ci siamo soffermati su di un oggetto, un paesaggio o una persona che ci hanno trasmesso l’idea dell’incanto? Restiamo imbambolati, ipnotizzati… Un’emozione unica che non riusciamo a spiegarci, ma a tutto c’è una risposta!

Adesso vi spiego cos’è il potere della fascinazione…

Etimologia: “affascinare”

La parola “affascinare” evoca molti pensieri. La tecnica ipnotica di affascinazione si chiama “fascinazione”
Imparare la fascinazione significa imparare le chiavi nascoste dello sguardo.

«Affascinare» deriva dal latino «fascinare» che ha il significato di «ammaliare, affascinare, incantare mediante la vista o la parola».

Chi non vorrebbe affascinare?

Tecnicamente si definisce affascinazione un particolare stato mentale, simile a quello che si verifica quando veniamo coinvolti da un film o comunque qualcosa che attiri la nostra attenzione.
L’analisi dei fenomeni di affascinazione involve l’utilizzo di più aree cerebrali:

  • La parte del cervello che interpreta quello che vede, che colleghiamo alla corteccia cerebrale
  • La parte del cervello che vive le emozioni, che colleghiamo al sistema limbico
  • E la parte più profonda di noi stessi, il nostro cervello rettiliano, che fornisce la base del processo di fascinazione, bloccando la nostra attenzione

Il processo è triadico:

Il processo di fascinazione può altresì essere descritto come triadico, perché si compone di tre fasi:

Riconoscimento ed osservazione di un elemento => carica emozionale => affascinazione e cattura dell’attenzione.

Molta parte della ricerca ipnotica ha esaminato i primi due livelli, ma è questo terzo, il più profondo, che è la chiave profonda del fenomeno.

La differenza rispetto alla trance classica

Lo stato di fascinazione è differente dalla trance classica, grazie ad essa infatti, possiamo ottenere delle manifestazioni ipnotiche estranee a qualsiasi forma di suggestione e manifestare un risultato ipnotico specifico.

La fascinazione invece avviene su più livelli cerebrali ed è stupefacente, perché da essa si possono ottenere molti risultati. Il soggetto, durante uno stato di trance, presenta alcuni segni fisici quali: l’ ammorbidimento dei muscoli della mascella, gli occhi aperti con poco o nessun battito e un istupidimento generale. Molti soggetti raccontano anche di non ricordare nulla alla fine dell’esperienza.

Con la fascinazione, invece, possiamo ricordare bene ciò che ci è accaduto, ovvero una traslazione dell’io nel sostrato dell’inconscio (per dirla alla Freud) e la sensazione di sentirsi “euforici”, sorpresi, entuasiasti, energici.

Un altro tipo di fascinazione è la capacità di riuscire ad influenzare e persuadere, e non a caso il termine è passato nel linguaggio comune ad indicare la capacità di catturare l’attenzione.

Catturare l’attenzione è facile quando siamo sicuri di noi…

Nulla di così risaputo. Ma come si realizza tutto ciò? Bisogna puntare sulla persuasione, ovvero sull’assertività. Chi è assertivo è dotato di autostima necessaria per potersi esprimere al meglio e se a ciò aggiungiamo anche una grande dose di empatia, il gioco è fatto!

EMPATIA + ASSERTIVITÀ = PERSUASIONE

Fiducia

Nel momento in cui ci sarà empatia, inevitabilmente si farà strada anche un sentimento spontaneo di fiducia. La capacità di trasmettere fiducia è un fattore da non sottovalutare per la sua grande importanza a livello psicologico. Chi si dimostra realmente sincero, dando prova di avere a cuore i problemi del prossimo, imprime un tono diverso alla conversazione, stimola la ricettività dell’interlocutore e lo induce ad aprirsi.

Ecco perché il mix empatia e sincerità ti aiuterà a sviluppare al meglio la tua comunicazione persuasiva.

ASCOLTA CON ATTENZIONE CHI TI CIRCONDA

Presta attenzione al tuo interlocutore, partecipa al suo racconto ed empaticamente entra nel suo vissuto. In questo modo crei un’energia tale da riuscire ad attrarre intorno a te un’alchimia.
“Il buon ascoltatore è una sorta di calamita che richiama magicamente gli altri a sé.”

Mantenere alta l’attenzione…

Se vuoi che il tuo messaggio venga ascoltato, devi suscitare nelle persone un interesse sufficiente a tenere viva l’attenzione. Ottenere un livello di interesse costante è molto difficile per un semplice motivo: diversi studi hanno provato che l’arco di tempo nel quale riusciamo restare concentrati su un certo argomento è abbastanza limitato.

Che cosa puoi fare per mantenere desta l’attenzione del tuo interlocutore? Devi fare in modo che si interessino a ciò che stai dicendo, per evitare che la noia prenda il sopravvento.

Se devi formulare una richiesta o tenere un discorso è fondamentale che tu riesca a far comprendere il tuo messaggio al primo tentativo. La fase preliminare, infatti, pone le basi per il buono o il cattivo esito della comunicazione.

Inizia il discorso con un aneddoto particolare.
Poni domande provocatorie.
Sorridi.
Racconta le tue esperienze personali.

Fai degli esempi concreti.
Aiutati mostrando delle immagini.

Il comportamento non verbale condiziona l’impressione che abbiamo degli altri e quella che essi hanno di noi. Tutti gli esperti del settore concordano sul fatto che l’interpretazione degli atteggiamenti umani si basa innanzitutto su fattori visivi, cui fanno seguito i fattori vocali e solo per ultimi i contenuti dei messaggi.


Il successo può dipendere dalle parole giuste dette al momento giusto.

Conosci il potere che le parole rivestono nelle interazioni quotidiane? Sei consapevole del fatto che alcune sono efficaci e altre meno? Mettere insieme le parole giuste è un’arte sottile che molto spesso viene ignorata o comunque trascurata.

Immagina le reazioni

Immagina di voler comunicare qualcosa a un tuo ipotetico interlocutore: hai in mente un’immagine che devi tradurre in parole. Se l’immagine mentale che il tuo interlocutore ha costruito è diversa dalla tua, il processo comunicativo risulterà inefficace. Questo suo feedback ti aiuterà quindi a capire come intervenire ai fini di migliorare il contenuto del messaggio.

Il mio consiglio è quello di adottare uno stile comunicativo aperto: esso favorisce il confronto, in quanto non pone regole rigide e ti permette di essere più flessibile. La comunicazione aperta incoraggerà gli altri ad adottare il tuo stesso punto di vista.

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