Capelli e psicologia di una donna: quando l’immagine parla

I capelli per una donna sono uno scrigno di forza, seduzione e coraggio. In generale, per tutti, i capelli hanno un’importanza notevole, ma per le donne il discorso acquisisce un valore diverso. Sentirsi a proprio agio con i propri capelli equivale a sentirsi forti e sicure di sé e quando questo viene a mancare, sembra di sentir tremare la terra sotto ai piedi. Lo documentano numerosi forum dove tantissime donne disperate, per un taglio errato cercano di darsi conforto, di tanti topic che hanno come tema principale “il rapporto di una donna con i capelli”; da comprender le dinamiche comportamentali che s’innescano quando una donna non si vede bene guardandosi allo specchio. Il rapporto può essere di odio-amore a tal punto da ricondurre alla depressione. Non sono rari gli episodi di donne così insoddisfatte dei propri capelli da non voler più uscire di casa e di trasformare un nuovo taglio in un’ossessione.

I problemi legati ai capelli possono essere tanti, non solo quindi un taglio sbagliato, ma anche un’alopecia improvvisa, calvizie, un diradamento momentaneo, fragilità, dovuti ad esempio alla chemioterapia, possono portare una donna davvero a perdere l’equilibrio della propria psiche. Così come la tendenza a tagliarsi i capelli nei momenti tristi o di rabbia, come gesto simbolico dove si desidera recidere dei legami o qualcosa che ci fa star male. Diciamo che, tutte le volte in cui non siamo noi a scegliere circa i nostri capelli, il risultato è quasi sempre negativo. Il cambio è comunque un cambiamento, una trasformazione a cui non sempre siamo pronte.

Dal taglio sbagliato dal parrucchiere, o dalla condizione psico-fisica cagionevole, la reazione è sempre la stessa: disambiguità. Non ci riconosciamo più nell’immagine che ci viene proiettata allo specchio. Improvvisamente sentiamo di non appartenerci ed è una sensazione davvero spiacevole. Non è una conseguenza da sottovalutare. Spesso, si ricade nell’errore di considerare la problematica esclusivamente di tipo “estetico” e dunque esteriore al soggetto. In realtà, non riconoscersi nei propri panni è allarmante. Ci si può ritrovare in una spirale psicotica senza rendersene conto.

La società contribuisce a peggiorare lo spettro totale della percezione che si ha di sé, i modelli culturali influiscono pesantemente, sopratutto negli ambienti dove prevale la classica distinzione dei tratti e dei ruoli, e di associare “il corto” al maschile. Una donna con dei capelli corti si sente automaticamente esclusa dalla cerchia delle donne femminili, quindi seducente, in modo indiretto o diretto. C’è un messaggio subliminale che sottende questo concetto: capello corto equivale ad essere poco femminili e chi cerca di combattere lo stereotipo con sfida, si ritrova spesso travolto dallo stesso, magari pentendosi del gesto.

Se ci pensiamo si tratta di un semplice capello corto, intanto però se solo così fosse, non ci sarebbero ricerche di persone che su internet cercano l’associazione tra la depressione e il taglio dei capelli. Non ci sarebbero sfoghi di donne disperate per essere andate dal parrucchiere e sono completamente insoddisfatte da non uscire più da casa.

Da un lato, persiste il modello dell’immagine perfetta, di una bella giovane donna, contornata al 90%, da capelli lunghi soffici e lucenti, e dall’altro la vita che ci impone uno standard quotidiano sempre pronto alla praticità. Non è facile trovare l’equilibrio. Né è sopportabile il giudizio di chi osserva e spara a zero.

Abbiamo fatto tanta strada nel mondo della moda, ma abbiamo trascurato il dato psicologico. Come una donna può sentirsi, quando non rientra nei canoni? Questo discorso può essere esteso non solo ai capelli, ma a tutto il corpo. Come una donna può sopravvivere in un mondo così disperatamente attaccato all’immagine perfetta, quando nel quotidiano deve affrontare innumerevoli problemi?

Posso dire con certezza, che non è facile affrontare i cambiamenti, che non sono mai solo estetici e che parlano di noi, e di quanta energia occorre per viverli con saggezza. Affrontare sfide quotidiane è la prassi. Occorre molta pazienza ed amore verso se stesse per accettare ciò che non ci piace. Per fortuna, il tempo è il nostro miglior alleato e ogni giorno deve essere visto come un piccolo passo fatto verso l’obiettivo da raggiungere. La metafora della vita è che i capelli ricrescono, e che quasi tutto è sempre migliorabile. Sarebbe opportuno, una volta compresa la lezione, di prevenire il disastro. Ogni cambiamento per essere tale deve essere desiderato, altrimenti c’è il rischio che diventi un trauma non elaborato. In tutto questo il mio augurio è che le donne possano trovare ogni giorno un equilibrio con se stesse e di sentirsi sempre a proprio agio guardandosi allo specchio.

About The Author